Ci sono immagini iconiche che segnano la storia del cinema e l’immaginario collettivo. Tra queste, gli sguardi di Paul Newman, che ha interpretato ruoli indimenticabili come in ‘Butch Cassidy’, ‘La gatta sul tetto che scotta’ e ‘Il verdetto’. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Newman servì come mitragliere e, il 6 agosto 1945, assistette all’esplosione della prima bomba atomica, un evento che non gli piaceva rievocare. Nato a Cleveland nel 1925, Newman fu un attore di successo, ma anche un uomo con una vita personale complessa, segnato dalla morte del figlio e innamorato della sua seconda moglie, Joanne Woodward.
La sua carriera vide film memorabili come ‘Lo spaccone’ e ‘La stangata’, ma non ricevette il primo Oscar (onorario) fino al 1986, seguito da un Oscar come miglior attore nel 1987 per ‘Il colore dei soldi’. Newman descrisse la carriera come “cercare una bella donna per 80 anni”. Dopo gli inizi difficili, ottenne il successo con ‘Lassù qualcuno mi ama’, ricevendo comparazioni con Marlon Brando.
Newman non fu solo un attore, ma anche un filantropo. Fondò nel 1982 Newman’s Own, dedicata alla produzione alimentare biologica, con i ricavi destinati a cause umanitarie. La sua vita familiare subì un duro colpo con la morte del figlio Scott, a cui dedicò un centro per la prevenzione della dipendenza. In aggiunta alla carriera cinematografica, Newman scoprì la passione per le corse automobilistiche negli anni ’70, mantenendo una carriera di pilota non professionista. Pilota affermato, arrivò secondo alla 24 Ore di Le Mans nel 1979, e accumulò una significativa collezione di auto da corsa.