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giovedì, 1 Maggio, 2025
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Chatgate: La Politica Estera Americana in Rete

Un nuovo scandalo alla Casa Bianca, noto come Signalgate o Chatgate, coinvolge i vertici statunitensi in una chat su Signal riguardo a raid in Yemen contro gli Houthi, un gruppo terroristico. Nella conversazione erano presenti figure chiave, come il vicepresidente JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio e il Consigliere alla Sicurezza Nazionale Michael Waltz, assente Trump. Un giornalista, Jonah Goldberg, si è trovato coinvolto e ha pubblicato i messaggi, rivelando dettagli dei piani militari nonostante le smentite dell’amministrazione.

Lo scandalo evidenzia come i leader discutano decisioni gravi con leggerezza, e l’amministrazione Trump ha faticato a gestire la situazione, passando dalla negazione alla minaccia contro The Atlantic, fino a tentare di minimizzare l’accaduto. Il colpevole designato è Michael Waltz, che ha esperienza significativa nel governo. La fuga di notizie solleva interrogativi su se sia stata accidentale, spionaggio o un tentativo deliberato di comunicare senza assumersi responsabilità.

Un aspetto importante di queste conversazioni è l’avvertimento agli europei, dove Vance esprime preoccupazione per il messaggio che l’azione militare manderebbe, sottolineando che l’Europa dipende maggiormente dalla navigazione nel Canale di Suez. L’amministrazione Trump ha mostrato un atteggiamento di sfruttamento nei confronti degli alleati, definendo gli europei “scrocconi”. Reazioni particolarmente negative sono giunte dalla Gran Bretagna, che ha allettato alleati americani e partecipato a conflitti al fianco degli Stati Uniti. Le rivelazioni hanno danneggiato ulteriormente la “relazione speciale” tra Stati Uniti e Regno Unito, suscitando indignazione e conflitti di opinione.

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