sabato, Ottobre 5, 2024
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Chemsex: Piacere e Rischi Mortali nelle Orge Gay con Sostanze Psicotrope

Il chemsex, fenomeno che coinvolge l’uso di droghe per aumentare il piacere e le prestazioni sessuali, ha suscitato un crescente interesse, ma solleva anche seri pericoli, inclusi quelli mortali. David, psicologo di 54 anni che ha partecipato a orge gay per 15 anni, descrive il chemsex come un’esperienza liberatoria, che gli ha permesso di esplorare fantasie sessuali senza limiti. Molti uomini gay, in particolare a Bordeaux, si uniscono a sessioni di “party and play” online, dove il sesso di gruppo prolungato è facilitato da sostanze psicoattive.

Le pratiche di chemsex, sebbene entusiasmi alcuni, presentano rischi significativi. Solo a Bordeaux, in otto settimane, cinque persone sono morte per overdose durante sessioni di chemsex. Le sostanze utilizzate, come metanfetamine, ketamina e GHB, rendono più difficile il controllo personale e le conseguenze possono diventare gravi. Queste droghe sono frequentemente acquistate online e posso arrivare facilmente da altre nazioni.

Il fenomeno ha radici negli Stati Uniti e nel Regno Unito, e si stima che coinvolga fino a un quinto degli uomini che hanno rapporti con altri uomini. Nonostante il chemsex sia prevalentemente associato a uomini gay, vi è una crescente preoccupazione riguardante l’uso di droghe sessualizzate anche tra eterosessuali e nelle scene rave.

Le saune e i club notturni sono talvolta ambienti di rischio, dove consumatori di sostanze possono trovarsi in situazioni vulnerabili. Diversi testimoni riportano episodi di abuso e predazione all’interno di questi contesti. La dipendenza dall’esperienza di chemsex può portare a trascurare altri aspetti importanti della vita, inclusi lavoro e relazioni familiari.

Inoltre, vi è un crescente numero di casi di depressione e ansia tra i partecipanti al chemsex, spesso come risultato dell’uso di sostanze. Anche se l’uso di farmaci come la PrEP ha contribuito a cambiare la percezione della sicurezza sessuale, è stata notata una pericolosa tendenza a trascurare l’uso del preservativo. Infine, il timore di chiamare i servizi di emergenza in caso di overdose contribuisce ulteriormente al rischio, creando un ambiente di “omertà” che può costare la vita a molti.

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