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venerdì, 18 Aprile, 2025
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Cicatrici del passato: un monito per il futuro

“Il ricordo delle cicatrici del passato è doveroso per sottolineare l’orrore che, nel secolo scorso, ha colpito i nostri compatrioti e, al tempo stesso, deve diventare un atto di amore e di concordia da offrire ai nostri figli, ai nostri nipoti e a noi stessi”. Queste sono state le parole del ministro della Cultura Alessandro Giuli durante la Giornata del Ricordo, celebrata al Tempio di Venere, che è stato illuminato con il Tricolore e il tema ‘Io Ricordo’. Questa giornata è dedicata alla memoria delle vittime delle persecuzioni e delle violenze subite, per preservare la memoria storica e promuovere una riflessione profonda sui valori di pace e giustizia. È un momento importante per confrontarsi con il nostro passato e riconoscere le sofferenze affrontate da generazioni precedenti, affinché tali atrocità non vengano dimenticate. L’invito del ministro è quello di trasformare il ricordo non solo in un tributo a chi ha sofferto, ma anche in un gesto di unione e comprensione tra le generazioni. La celebrazione vuole anche incoraggiare una nuova consapevolezza, affinché i giovani possano apprendere e mantenere viva la memoria storica, promuovendo un futuro di dialogo e rispetto reciproco. In questo contesto, l’illuminazione del Tempio di Venere rappresenta simbolicamente la luce che scaturisce dalla memoria collettiva, suggerendo che dal ricordo del dolore possa sorgere una rinnovata speranza per la pace.

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