Oltre 10.000 persone hanno firmato la “Lettera per il cinema”, un’iniziativa lanciata da Cultura Italiae per contrastare i tagli al settore audiovisivo previsti nella legge di bilancio. L’appello ha raccolto il sostegno di artisti, registi, produttori, sceneggiatori, tecnici, critici e figure di spicco del mondo culturale, che chiedono al Governo di ripensare il drastico ridimensionamento del Fondo per lo Sviluppo degli Investimenti nel Cinema e nell’Audiovisivo.
La proposta prevede un taglio di circa 450 milioni di euro in due anni, con una contrazione degli stanziamenti a 190 milioni nel 2026 e 240 milioni nel 2027. Questa diminuzione è definita “senza precedenti” dai rappresentanti del settore, che temono ripercussioni gravi sull’intera filiera, dalle migliaia di professionisti coinvolti fino alle sale cinematografiche e alle comunità locali.
I promotori dell’iniziativa sollecitano il Governo a mantenere invariati i fondi e a garantire un quadro normativo stabile per un settore considerato strategico non solo sotto il profilo culturale, ma anche economico. Sottolineano che “invece di tagliare occorre investire in una gestione efficiente e trasparente dei fondi con delle tempistiche accurate, accompagnata da un serio controllo sugli sprechi e da una programmazione pluriennale”. Inoltre, affermano che “tagliare orizzontalmente le risorse di un settore vitale come questo non genera economie durature”.

