In un’epoca sempre più digitalizzata, i dati personali sono diventati una risorsa fondamentale spesso sottovalutata dagli utenti. Secondo l’Osservatorio sulla Sostenibilità Digitale, la consapevolezza riguardo la privacy sta diminuendo nonostante l’importanza crescente della tecnologia nella vita quotidiana. La privacy è un concetto evolutosi nel tempo: mentre nel Medioevo era quasi inesistente, oggi dovrebbe essere un diritto fondamentale. Tuttavia, la protezione della riservatezza è complicata dalla mancanza di trasparenza delle piattaforme digitali.
Stefano Epifani, Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, sottolinea che una gestione responsabile dei dati personali è essenziale per garantire la sostenibilità digitale. Le tecnologie devono quindi rispettare la privacy degli utenti, che deve avere il controllo sui propri dati. Inoltre, il divario culturale tra aree urbane e piccoli comuni amplifica la trascuratezza verso la privacy; nei centri più piccoli, infatti, la sensibilità verso questo tema è ancora più bassa.
Dall’indagine emerge che il 78% degli italiani presta attenzione alla privacy, ma solo il 24% verifica sempre le informazioni condivise. Nei piccoli centri, soltanto il 17% si preoccupa della privacy altrui. Inoltre, il 52% degli italiani considera eccessivo il potere dei social network, ma negli ambienti meno urbanizzati le opinioni variano notevolmente. Anche se molti considerano la privacy una priorità, spesso la sacrificano per servizi personalizzati. Infine, solo il 22% degli italiani richiede una regolamentazione più severa dei social, evidenziando incoerenze nelle percezioni riguardo alla necessità di controlli più rigorosi.