Le prime sfide per la nuova segretaria riguardano principalmente i rapporti con gli altri sindacati, considerando la più forte sintonia con il governo di centro-destra. La divergenza di opinioni con la CGIL è particolarmente significativa, in particolare rispetto alla legge che prevede la partecipazione dei lavoratori alla vita e agli utili delle imprese. Questa proposta, sostenuta dal governo, è vista dalla CGIL, guidata da Maurizio Landini, come una minaccia alla contrattazione collettiva, poiché si ritiene possa indebolire i diritti dei lavoratori. La CGIL la considera una mossa potenzialmente distruttiva per le conquiste sindacali e per la protezione dei diritti acquisiti nel tempo.
Dall’altra parte, la CISL, pur essendo in sintonia su alcuni punti con la nuova segreteria, non sostiene in maniera attiva il referendum contro il “jobs act”, una legge che ha suscitato forti polemiche nel panorama sindacale italiano. Questo rafforza l’idea di una linea media fra le diverse posizioni sindacali, sebbene ci siano differenze evidenti nei metodi e nelle priorità.
In questo contesto, la nuova segretaria dovrà navigare abilmente tra le tensioni esistenti per costruire alleanze e rafforzare la propria posizione, cercando al contempo di mantenere una certa unità all’interno del sindacato. Sarà fondamentale affrontare queste questioni per garantire una rappresentanza efficace dei lavoratori e difendere i loro diritti in un momento di cambiamenti significativi nel panorama politico e sociale italiano. La capacità di dialogo con gli altri sindacati potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro del sindacalismo in Italia.