Nella seconda settimana del 2025, dal 6 al 12 gennaio, si osserva un brusco aumento di casi di sindrome simil-influenzale, con circa 841.000 nuovi casi segnalati, per un totale di circa 6.793.000 dall’inizio della sorveglianza. Secondo il rapporto settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), il picco dell’epidemia è previsto per la fine di gennaio. L’incidenza maggiore si riscontra in Abruzzo, mentre altre regioni colpite includono Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia, mentre Basilicata e Calabria non hanno attivato la sorveglianza epidemiologica.
L’Iss evidenzia che il numero di sindromi simil-influenzali è influenzato anche dalla circolazione di altri virus respiratori. La percentuale di campioni positivi per influenza è salita al 27,2%, rispetto al 25,3% della settimana precedente. Tra i 2.852 campioni analizzati, 777 sono risultati positivi al virus influenzale, di cui 641 di tipo A (312 H1N1pdm09, 177 H3N2 e 152 non sottotipizzati) e 136 di tipo B. Sono stati riscontrati inoltre 188 casi positivi per VRS, 88 per SARS-CoV-2 e 259 per altri virus respiratori, tra cui Rhinovirus e Adenovirus.
L’infettivologo Matteo Bassetti ha descritto la settimana come “davvero impegnativa”, con una forte affluenza al pronto soccorso e numerosi ricoveri in Malattie infettive per casi gravi, soprattutto tra soggetti fragili e non vaccinati. Attualmente, ci sono 8 ricoverati con forme gravi di influenza da H1N1 e H3N2 al Policlinico San Martino di Genova. Bassetti spera di aver raggiunto il picco, avvertendo che un ulteriore incremento di casi potrebbe risultare molto problematico.
In Italia, l’incidenza è di 14,3 casi per mille assistiti, in aumento rispetto alla settimana precedente, con i bambini sotto i cinque anni particolarmente colpiti, con un’incidenza di 25,5 casi per mille assistiti. L’Iss informa che non ci sono stati segnalati campioni positivi per influenza di tipo A non sottotipizzabile per virus influenzali stagionali o di altro sottotipo. La situazione epidemiologica resta sotto attenta monitorizzazione mentre si avvicina la fase di picco dell’influenza.