Dopo l’imposizione di dazi sulle importazioni negli Stati Uniti da parte di Donald Trump, molti titoli azionari hanno registrato perdite e le borse mondiali hanno risentito dell’incertezza sul commercio internazionale. Nonostante ciò, Trump è determinato a mantenere i dazi nella speranza di incoraggiare negoziati per accordi commerciali. Tra i timori per l’aumento dei prezzi in vari settori, il mercato dei combustibili fossili potrebbe beneficiare della situazione. I prezzi del petrolio e del gas stanno scendendo; il petrolio Brent è sceso a 64,2 dollari al barile, mentre il WTI è a 60,6 dollari. Anche il gas ha visto un abbassamento di prezzo, toccando valori sotto i 35 euro per megawattora sul mercato di Amsterdam.
Questa diminuzione dei prezzi è alimentata da timori di una possibile recessione economica, che riduce la domanda di petrolio a causa del minor utilizzo nei trasporti e nell’industria. Un calo della domanda porta a una minore competizione sui mercati, facendo scendere il prezzo del greggio. Di conseguenza, se questa tendenza continua, i consumatori potrebbero beneficiare di costi inferiori per la benzina e le bollette energetiche, poiché il prezzo della benzina dipende dal valore del petrolio.
In risposta ai dazi di Trump del 20% sui prodotti europei, l’Unione Europea sta preparando una lista di prodotti statunitensi da colpire con nuove tariffe, che includono beni iconici come le moto Harley Davidson e i jeans Levi’s. L’entrata in vigore dei nuovi dazi è prevista per il 15 aprile, con una seconda fase dal 15 maggio, colpendo una gamma più ampia di prodotti, da alimenti a materiali industriali.