MILANO – Nei momenti di turbolenza di mercato, gli esperti consigliano ai piccoli risparmiatori di mantenere la calma e diversificare gli investimenti. Secondo Philipp Carlsson-Szlezak e Paul Swartz di Bcg, siamo in un “nuovo regime di incertezza deliberata”, che richiede flessibilità strategica. Gli effetti delle politiche di Trump, con un’aliquota media importazioni USA che raggiunge il 23%, possono far lievitare l’inflazione fino al 4,8% e limitare la crescita allo 0,5%. Il rischio di recessione è del 40% nei prossimi dodici mesi. Marco Piersimoni di Pictet Asset Management sottolinea che i mercati già prezzano il rischio di recessione al 50%. Tim Drayson di L&G consiglia di diversificare per non essere eccessivamente esposti a una singola classe di attivi. Piersimoni avverte che cercare di anticipare le future tendenze del mercato azionario presenta un rischio elevato per chi ha già investimenti azionari, ma per chi non ne ha, è consigliato accumulare con cautela.
A livello globale, il Regno Unito e Singapore sono considerati mercati promettenti, ma non si possono basare portafogli solo su queste aree. I settori più colpiti includono tecnologia, automotive e beni di consumo. Simon Wiersma, di Ing, suggerisce un approccio “value investing” e la rotazione verso settori meno colpiti. Le obbligazioni e il mercato valutario rimangono volatili. Il dollaro potrebbe deprezzarsi, rendendo essenziale la diversificazione per i risparmiatori europei. Riguardo all’oro, resta un bene rifugio, ma il suo prezzo può variare, suggerendo cautela. Infine, Goldman Sachs prevede un abbassamento dei prezzi del petrolio a causa di dazi e minore domanda.
