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mercoledì – 16 Luglio 2025

Conflitti Armati nel 2024: Tendenze e Dati Chiave

Il Peace Research Institute di Oslo (PRIO) ha rilasciato il Rapporto 2025, intitolato Tendenze nei conflitti: una panoramica globale, 1946-2024, basato sui dati dell’Uppsala Conflict Data Program (UCDP). Secondo il rapporto, il 2024 segna il più alto numero di conflitti di natura statale dal 1946, con 61 conflitti in 36 paesi, un aumento significativo rispetto all’anno precedente. Le guerre in corso tra Russia e Ucraina e tra Israele e Hamas hanno contribuito a rendere il 2024 il quarto anno più violento dal 1989, con circa 130.000 morti.

I conflitti sono classificati in tre categorie principali: conflitti statali (interventi tra stati), conflitti non statali (tra gruppi non governativi) e violenza unilaterale (violenza contro i civili, spesso da parte di governi). Negli ultimi quattro anni, le vittime di conflitti statali hanno raggiunto circa 740.000, e nel 2024 si registrano quattro conflitti fra stati, il numero più alto dal 1987.

I conflitti non statali hanno visto un calo, scendendo da 80 nel 2023 a 74 nel 2024, prevalentemente nelle Americhe, dove bande e cartelli sono in aumento. Anche la violenza unilaterale ha interessato 14.000 vittime nel 2024, principalmente causate da attori non statali.

Il rapporto evidenzia l’aumento della complessità dei conflitti, spesso caratterizzati da molteplici attori in conflitto. Questa situazione rappresenta una sfida significativa per la comunità internazionale e umanitaria nel tentativo di risolvere contrasti sempre più intricati e profondamente radicati.

Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.settimananews.it

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