Le prime pagine dei quotidiani di oggi si concentrano sull’indagine che coinvolge la presidente del Consiglio Meloni e la liberazione del capo della polizia giudiziaria libica, Almasri. Un punto saliente è la nomina di Bongiorno a difesa degli indagati, insieme alla decisione dei ministri della Giustizia e dell’Interno, Nordio e Piantedosi, di annullare la loro informativa al Parlamento.
Il Corriere della Sera titola “Caso Almasri, alta tensione”, mentre La Stampa parla di come “Almasri paralizza il Parlamento”. Il Fatto Quotidiano rimarca i conflitti tra i ministri indagati e la chiusura del Parlamento, e La Repubblica riassume con “Almasri, il governo scappa”. Sotto un altro tema, Stefano Massini, in un editoriale, discute le recenti modifiche geografiche ispirate da Trump, come la variante “Golfo d’America” e il ripristino del nome di Will McKinley per la vetta più alta dell’Alaska.
Il Sole 24 Ore avverte che nel 2024 è previsto un aumento del 30% della cassa integrazione. Il Giornale si chiede chi voglia colpire Meloni, mentre Il Messaggero esamina le carte del governo riguardanti Almasri. Ferdinando Adornato, in un editoriale, riflette sulla crisi nella striscia di Gaza e sull’apparente impossibilità di raggiungere una soluzione di pace con i “due Stati, due popoli”. Altri articoli trattano della frustrazione del pm verso il governo e riportano notizie curiose come “lo strano caso della toga volante”, confermando un clima teso e di conflitto politico.