Il Cremlino ha accolto favorevolmente l’avvio di negoziati tra Stati Uniti e Iran sul nucleare, in programma sabato in Oman, secondo quanto dichiarato dal portavoce Dmitry Peskov. Peskov ha sottolineato l’importanza di percorsi politici e diplomatici per risolvere le tensioni riguardanti Teheran. Nel frattempo, durante una visita del premier israeliano Netanyahu, il presidente americano Donald Trump ha ripresentato il suo progetto per la Striscia di Gaza, rigettando l’idea di un trasferimento forzato dei palestinesi in altri paesi.
In campo militare, la brigata Golani dell’IDF è tornata a operare a Gaza, eliminando diverse strutture terroristiche a Rafah e riportando la situazione in un contesto di escalation. Parallelamente, il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha dichiarato che un accordo sul nucleare è possibile se gli Stati Uniti mostrano volontà reale, evidenziando che le modalità di negoziato, diretto o indiretto, non sono cruciali quanto la serietà delle parti coinvolte.
In Egitto, migliaia di cittadini si sono radunati ad Al-Arish per sostenere il presidente Al-Sisi e opporsi alla proposta di esodo dei palestinesi da Gaza. Inoltre, il presidente francese Macron ha visitato l’ospedale di Al-Arish insieme a Sisi, per incontrare i feriti palestinesi e discutere di aiuti umanitari.
Infine, l’ONU ha lanciato un appello per il rispetto dei diritti umani a Gaza, dove le popolazioni soffrono gravemente a causa del blocco israeliano. La situazione è ulteriormente complicata da recenti attacchi che hanno causato vittime tra i civili.
