Una giovane controllore del Cotral ha raccontato la terribile esperienza di aggressione subita mentre era in servizio su un bus della Roma-Tiburtina. Ha descritto il momento critico dicendo: “Mi stava cavando gli occhi con le mani, era su di me come una furia; se non fosse intervenuto l’autista, sarei morta”. Le sue parole rivelano il forte shock e la paura vissuti durante l’assalto. Dopo l’episodio, la giovane è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Pertini, dove è rimasta in osservazione in attesa di una TAC. La notizia dell’aggressione è stata riportata dal giornale Il Messaggero, accendendo i riflettori sulla crescente violenza nei mezzi pubblici.
Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini sull’accaduto e sono riuscite a identificare l’aggressore, un giovane nordafricano noto per comportamenti violenti sui mezzi pubblici, sospettato di far parte di una gang che crea panico tra i passeggeri. A seguito di questo incidente, i sindacati del trasporto pubblico hanno lanciato l’allerta, evidenziando come le squadre di verificatori nella zona di Roma Est, precisamente nella Tiburtina, siano state ridotte a causa degli infortuni. Ogni episodio violento ha portato alla cancellazione di corse, aggravando ulteriormente una situazione già critica.
L’aggressione alla giovane controllore non rappresenta un evento isolato, ma è l’ultima di una serie di episodi violenti. Infatti, recentemente, un altro verificatore è stato aggredito a Ponte Mammolo e un altro ancora a Gaeta. Renzo Coppini, delegato regionale della Faisa Cisal, ha denunciato l’inefficienza delle misure di sicurezza adottate dall’azienda, sottolineando che nonostante ripetute segnalazioni riguardo alle aggressioni, non sono state intraprese contromisure adeguate. I sindacati hanno quindi richiesto un incontro con il prefetto per discutere questa grave problematica e cercare soluzioni efficaci, evidenziando l’urgenza di proteggere i lavoratori e garantire la sicurezza sui mezzi pubblici.