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venerdì, 13 Dicembre, 2024
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Corni di rinoceronte: La vera etica del pezzotto

Pembient è una startup di San Francisco impegnata nella produzione di corni di rinoceronte artificiali grazie a biotecnologia e ingegneria 3D. Questi corni, creati con stampanti 3D, sono geneticamente indistinguibili da quelli reali e replicano precisamente i filamenti di cheratina dei rinoceronti. L’obiettivo non è solo commerciale, ma mira a contrastare la crescente domanda di corni nei mercati cinesi e vietnamiti, che ha portato a un drastico calo delle popolazioni di rinoceronti a causa della caccia e del bracconaggio. Questi animali, specie il rinoceronte asiatico e il rinoceronte bianco africano, sono spesso uccisi per le loro corna, vendute a prezzi elevati nel mercato nero.

La caccia e il traffico clandestino sono alimentati dalla credenza che il corno di rinoceronte abbia proprietà medicinali, usato per trattare malattie come febbre e cancro. La polvere di corno può raggiungere valori di 30.000 euro al chilo. Pembient mira a ridurre il valore di mercato dei corni veri, vendendo quelli sintetici a un prezzo notevolmente inferiore, con l’intento di rendere meno attrattivo il bracconaggio e, così, salvaguardare le specie a rischio di estinzione.

Secondo il CEO Matthew Markus, i corni sintetici sono di qualità superiore rispetto a quelli reali, in quanto non sono contaminati dall’inquinamento. L’idea è di vendere la materia in polvere o introdurre un prodotto innovativo come una birra a base di corno sintetico. Se il progetto avrà successo, Pembient potrebbe estendere la propria ricerca alla produzione di altre materie organiche per proteggere specie come elefanti e tigri.

Dopo anni di sfide economiche, la startup ha sviluppato corni che replicano l’esatta sequenza genomica del rinoceronte. Tuttavia, il progetto suscita dibattiti: alcuni critici temono che possa generare confusione e speculazione. Markus sostiene che l’intento è proprio questo: abbattere il valore dei corni veri attraverso la disponibilità di quelli sintetici. La questione finale riguarda la legalità della commercializzazione dei corni artificiali, un ostacolo ancora da superare.

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