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domenica, 22 Giugno, 2025
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Corte Costituzionale: Tra Nomine, Politica e Sbagli

Dopo mesi di tentativi, la Corte costituzionale è finalmente al completo con l’elezione di quattro nuovi giudici da parte del Parlamento. I nuovi membri sono Francesco Saverio Marini, Massimo Luciani, Roberto Cassinelli e Maria Alessandra Sandulli. Marini, indicato da Fratelli d’Italia, è Professore Ordinario di diritto pubblico a “Tor Vergata” e consigliere della Presidente del Consiglio. Luciani, indicato dal Partito Democratico, è Professore di diritto pubblico a “La Sapienza”. Cassinelli è un avvocato vicino a Forza Italia, mentre Sandulli, avvocato e Professore di diritto amministrativo a “Roma tre”, è stata scelta come espressione di una candidatura autonoma.

La strada per queste nomine è stata complessa, poiché richiedeva un accordo tra le forze politiche per ottenere una maggioranza qualificata e garantire l’indipendenza dei giudici. Si è discusso ampiamente di come le scelte passate siano state influenzate prevalentemente da un’area politica, escludendo spesso nomi sensibili non appartenenti al centrosinistra.

In base all’articolo 135 della Costituzione, i giudici devono provenire da specifiche categorie: magistrati, professori ordinari in materie giuridiche e avvocati con oltre vent’anni di esercizio. Tuttavia, si è osservato che molti degli eletti negli anni passati non soddisfacevano completamente questi requisiti. La nomina di figure non pienamente conformi alle categorie previste è stata criticata, evidenziando la necessità di rispettare il principio di scelta, chiara e libera da condizionamenti, per garantire l’imparzialità della Corte. Il dibattito attuale si concentra sull’importanza di una selezione che rispetti i parametri e le aspettative della Costituzione.

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