Jannik Sinner, numero 1 del tennis mondiale, è attualmente in attesa di una decisione dal Tribunale arbitrale dello Sport (Tas) di Losanna riguardo a una questione di doping. Sebbene Sinner sia stato trovato positivo a clostebol nel maggio dell’anno scorso, la sua positività è stata considerata ininfluente per le prestazioni sportive. Fino a quando il Tas non emetterà una sentenza, il tennista può continuare a partecipare regolarmente ai tornei.
Sinner, 23 anni e proveniente dalla provincia di Bolzano, ha avuto un anno straordinario, vincendo gli Australian Open a gennaio e gli US Open recentemente. Tuttavia, ora deve affrontare un arbitrato dopo che l’Agenzia mondiale antidoping (Wada) ha presentato ricorso contro la sentenza dell’International Tennis Integrity Agency (Itia), che aveva assolto Sinner per “nessuna colpa o negligenza”. La Wada ha contestato la correttezza di questa sentenza, considerando la brevità del periodo di sospensione inflitto a Sinner non conforme alle norme antidoping vigenti.
Il Tas procederà a valutare la documentazione e avrà un panel di tre giudici: uno nominato dal Tas, uno dalla Wada e uno da Sinner stesso. Non è obbligatorio che Sinner scelga un giudice italiano. La Wada ha comunque chiesto una squalifica di almeno un anno, ma la decisione finale spetterà al Tas, che potrebbe confermare l’assoluzione di Sinner o accogliere il ricorso della Wada, imponendo una squalifica di fino a due anni.
Attualmente, il Tas non ha fissato alcuna data per l’inizio dell’arbitrato e ci sono già altre udienze programmate fino a metà dicembre. Non si esclude la possibilità di una procedura d’urgenza, qualora fosse ritenuto necessario. La Wada ha già comunicato che non fornirà ulteriori aggiornamenti prima della decisione del Tas, che sarà fondamentale per il futuro di Sinner nel tennis professionistico. La situazione rimane quindi in sospeso, con forti implicazioni per la carriera del giovane tennista altoatesino.