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lunedì, 2 Dicembre, 2024
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Cosa potrebbe succedere con la variante Xec?

L’Italia sta registrando un periodo di stabilizzazione della pandemia di Covid-19. Durante la settimana dal 3 al 9 ottobre 2024, sono stati conteggiati 11.887 nuovi casi, con un calo del 9% rispetto ai 13.073 della settimana precedente. Tuttavia, il numero dei decessi è aumentato, passando da 85 a 100. Questi dati, sebbene evidenzino variazioni, indicano una situazione sotto controllo. Un altro elemento significativo è il calo dell’indice di trasmissibilità, sceso da 1,20 a 0,93. L’occupazione dei posti letto negli ospedali rimane stabile, con il 3,5% dei letti in area medica occupati da 2.149 pazienti e l’0,8% di quelli di terapia intensiva da 71 pazienti, confermando che la situazione sanitaria è gestibile.

L’analisi dei contagi rivela significative differenze regionali. L’incidenza settimanale varia da 38 casi per 100.000 abitanti in Lombardia, con 3.767 casi totali, a 0,6 casi per 100.000 abitanti in Sicilia, con 29 casi. L’età delle persone più colpite è quella degli over 80, seguiti dagli ultra novantenni, evidenziando la necessità di porre particolare attenzione a questi gruppi vulnerabili.

Nel mese di settembre si è registrata la co-circolazione di diverse sotto-varianti del virus, come Jn.1 e Kp.3.1.1, con un incremento dei sequenziamenti legati al lignaggio ricombinante Xec. Maruotti sottolinea che, sebbene ci sia stata una leggera risalita dei contagi dopo l’estate, i numeri rimangono sotto controllo e inferiori rispetto all’anno scorso. Anche i decessi, che colpiscono principalmente gli anziani, mostrano un trend simile, seppur leggermente inferiore.

Guardando al futuro, Maruotti prevede che i casi possano aumentare a causa delle nuove varianti, ma stia prevalendo un comportamento endemico del virus. La variante Xec potrebbe diventare predominante, sebbene gli esperti ritengano che la sua aggressività sia diminuita. Questo scenario di micro ondate potrebbe portare a oscillazioni nei contagi, ma a livelli relativamente contenuti. In conclusione, sebbene la situazione sanitaria continui a evolvere, al momento il quadro generale sembra stabile e gestibile.

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