La questione dei costi della politica in Italia continua a suscitare dibattiti tra i cittadini. Di recente sono state elaborate stime che cercano di quantificare l’impatto economico dell’apparato politico sulle tasche degli italiani.
Secondo i dati Istat aggiornati, la popolazione italiana al 1° gennaio 2024 conta circa 58,9 milioni di abitanti. I costi per i parlamentari, che includono indennità e rimborsi, sono significativi; un parlamentare può arrivare a costare oltre 22.000 euro lordi al mese. Considerando l’intera spesa annua per i 600 membri del Parlamento, si raggiunge un totale di circa 158,4 milioni di euro, con un costo pro capite di circa 2,68 euro all’anno.
A livello regionale, le indennità per presidenti di Regione e consiglieri variano considerevolmente. La spesa annuale per gli organi istituzionali regionali si stima in circa 1,4 miliardi di euro, mentre quella per amministratori comunali si attesta su circa 2 miliardi. Ciò comporta un costo pro capite di circa 33,90 euro all’anno per la politica locale.
I vitalizi, sebbene ridotti, continuano a pesare sul bilancio. Le spese per questi benefici ammontano a circa 150-200 milioni di euro all’anno, corrispondenti a circa 2,97 euro per ogni cittadino.
Infine, il funzionamento del Parlamento implica un costo annuo per dipendenti e strutture che supera il miliardo di euro, con una stima pro capite di 25,43 euro.
Complessivamente, si stima che ogni cittadino contribuisca per almeno 65 euro all’anno ai costi della politica, un dato che non considera variabili come consulenze e spese legali, suggerendo la necessità di maggiore trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche.