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venerdì – 11 Luglio 2025

Costruzioni in Italia: verso una rete collaborativa per crescere

Il settore delle costruzioni in Italia si trova di fronte a una crisi strutturale che ne compromette la competitività. La principale problematica è la frammentazione delle imprese, caratterizzate da un numero medio di dipendenti pari a 2,7, il valore più basso tra i principali paesi europei.

La natura temporanea dei cantieri impedisce alle aziende di mantenere organici consistenti e stabili. Come spiega l’esperto Nicola Nocera, concludere un cantiere significa doverne cercare immediatamente un altro, creando periodi di inattività che minacciano la sostenibilità economica, soprattutto delle piccole imprese. In Italia, la media di dipendenti per azienda è significativamente inferiore rispetto a quella spagnola, dove si registra un valore di 3,5.

La mancanza di flessibilità strutturale si presenta come un ostacolo, poiché le imprese non possono espandere il proprio personale per un singolo progetto e poi trovarsi con esuberi. Una possibile soluzione proposta da Nocera consiste nel favorire un approccio collaborativo tra le imprese, creando sinergie che consentano di gestire i picchi di lavoro e garantire continuità ai dipendenti.

Attualmente, il 59% degli occupati nel settore è coinvolto in lavori di costruzione specializzati, il che sottolinea l’importanza della cooperazione tra diverse competenze. Nonostante le sfide, nel 2022 la produttività nel settore ha registrato una crescita superiore rispetto ad altri ambiti economici, suggerendo un’evoluzione verso modelli più efficienti.

Inoltre, la transizione energetica offre nuove opportunità, stabilizzando il mercato delle rinnovabili. Nocera conclude evidenziando l’importanza di costruire reti collaborative tra le aziende, per affrontare meglio la ciclicità dei cantieri senza compromettere la loro sostenibilità economica.

Rielaborazione: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.fortuneita.com

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