Il Regno Unito sta affrontando un rallentamento economico significativo, con una contrazione del PIL dello 0,3% ad aprile 2025, la peggiore da ottobre 2023. Questo valore è sotto le attese e segue una crescita modesta dello 0,2% a marzo. Le principali cause di questo calo sono legate a decisioni politiche interne, come l’aumento delle bollette energetiche, i costi dei servizi regolamentati e l’incremento della pressione fiscale su famiglie e imprese.
Il settore dei servizi, che rappresenta la parte principale del PIL, ha subito un calo dello 0,4%, con particolare flessione nelle attività legali, pubblicitarie e nel commercio all’ingrosso. Anche la produzione ha registrato un decremento dello 0,6%, con il settore manifatturiero in calo dello 0,9%. Solo il comparto delle costruzioni è cresciuto dello 0,9%.
In aggiunta, il deficit commerciale ha raggiunto 7,03 miliardi di sterline, il valore più alto dal giugno 2022. Le esportazioni sono diminuite del 3,4% e le importazioni sono aumentate dell’1%, riflettendo un calo delle esportazioni di petrolio e macchinari, in particolare verso l’Unione Europea e gli Stati Uniti.
Questi trend economici offrono opportunità politiche all’opposizione, in particolare al Reform Party di Nigel Farage. La pressione sul governo di Keir Starmer aumenta, con il rischio che il malcontento popolare cresca se non verranno adottate misure correttive efficaci.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: scenarieconomici.it