sabato, Ottobre 5, 2024
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Cristina Coe: Un viaggio musicale nelle tracce del suo antenato Tommaso Traetta

Cristina Coe, in visita a Bitonto, ha realizzato una promessa fatta a sua nonna, visitando i luoghi legati alla vita del compositore Tommaso Traetta. Con gli occhi pieni di lacrime, ha toccato la lapide di Traetta, nato nella città nel 1727 e noto per la sua carriera alla corte di Caterina II di Russia. Cristina, che vive in California, racconta di come sua nonna le avesse narrato storie sui loro antenati e la loro importanza nella musica del Settecento europeo.

Traetta fu ammesso al conservatorio di Napoli a soli 11 anni e, dopo dieci anni, iniziò a insegnare canto. La sua opera d’esordio, “Il Farnace”, debuttò nel 1750 al teatro “San Carlo”. Il suo successo lo portò a Roma e in altre città italiane, fino al ducato di Parma, dove insegnò principianti. Negli anni successivi, assunse la direzione di un conservatorio a Venezia e, più tardi, fu invitato da Caterina II per comporre per la sua corte. A causa della salute sempre più fragile, Traetta si trasferì a Londra e infine tornò in Italia, morendo a Venezia nel 1779. Le sue spoglie furono poi trasferite a Bitonto nel 1980.

L’eredità di Traetta continua attraverso suo figlio Filippo, nato nel 1777, che emigrò in America dopo essere stato arrestato per la sua partecipazione alla rivoluzione contro il re di Napoli. Fondò due conservatori negli Stati Uniti e morì nel 1854.

Cristina è stata accolta dal sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, che ha organizzato un tour della città, incluso il teatro comunale dedicato a Traetta e il Traetta Opera Festival in corso. Durante la visita alla biblioteca locale, Cristina ha potuto osservare manoscritti e opere del compositore, frutto di vent’anni di ricerca.

Alla fine della giornata, Cristina ha espresso un forte legame emotivo con Bitonto grazie al ritratto di Traetta esposto nell’ufficio del sindaco, simile a un’immagine che la nonna aveva in casa. Questo incontro ha rafforzato il suo legame con questa terra, rendendo il suo viaggio una celebrazione della sua eredità familiare e musicale. Cristina spera di tornare con altre persone appassionate di Traetta e della sua storia, contribuendo a mantenere viva la memoria del compositore.

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