Oltre un centinaio di persone si sono riunite a Firenze per manifestare in occasione del primo anniversario della tragedia di via Mariti, dove cinque lavoratori persero la vita a causa del crollo di una trave. L’evento, organizzato dall’Assemblea 16 febbraio, ha avuto inizio con un minuto di silenzio in memoria delle vittime, seguito da un lungo applauso. I manifestanti hanno esposto striscioni con le frasi “Basta supermercati basta cemento” e “Le nostre vite valgono meno dei vostri profitti”, chiedendo che l’area del cantiere venga trasformata in un giardino pubblico.
Presenti anche rappresentanti dei sindacati di base e altre associazioni, tra cui Simona Mattolini, vedova di una delle vittime, che ha esortato a continuare la lotta per riconvertire l’area. Durante la commemorazione, la sindaca Funaro ha apposto una targa in ricordo dei cinque lavoratori deceduti.
Giancarla Casini della Cgil Firenze ha sottolineato che, a un anno dalla tragedia, non è cambiato nulla nella lotta per la sicurezza sul lavoro; ha menzionato che la nuova normativa, la “patente a punti”, non ha prodotto risultati significativi e ha evidenziato la necessità di leggi più rigorose. Elena Aiazzi ha anche criticato la prassi degli appalti al massimo ribasso, che mette a rischio i lavoratori. Infine, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha ribadito che la sicurezza sul lavoro deve essere una priorità, promettendo un impegno continuo da parte della Regione per garantire condizioni di lavoro dignitose e sicure.