Il valore aggiunto generato dalla cultura a Ferrara è di poco meno di 345 milioni di euro, rendendo la città il fanalino di coda nella regione Emilia-Romagna. Questo è quanto emerge dal rapporto ‘Io sono cultura’ della fondazione Symbola, relativo al 2024. A livello regionale, il settore culturale e creativo dell’Emilia-Romagna produce un valore aggiunto di 8,2 miliardi di euro, rappresentando il 5% della ricchezza complessiva dell’economia regionale. In termini di occupazione, sono 125mila gli addetti del settore, corrispondenti al 5,8% dell’occupazione totale nella regione.
Provando ad analizzare i dati per provincia, Bologna è al quinto posto per valore aggiunto, con 2.715 milioni di euro e sesta per numero di occupati, con 37.504 addetti. Segue Modena, con 1.486 milioni di valore aggiunto e 22.326 occupati, e Parma, che conta 1.009 milioni di valore aggiunto e 14.345 occupati. Reggio Emilia ha un valore aggiunto di 1.033 milioni e 14.762 occupati.
Le province di Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna e Piacenza si trovano invece più indietro: Forlì-Cesena genera 597 milioni e ha 10.404 occupati, Rimini 518 milioni e 9.288 occupati, Ravenna 557 milioni e 8.924 occupati, e Piacenza 432 milioni con 6.942 occupati. Infine, Ferrara, con i suoi 344 milioni di valore aggiunto e 5.860 occupati, si colloca come l’ultima provincia in termini di contributo culturale nella regione.