Brindisi non è riuscita a diventare Capitale della Cultura in questa occasione, un’opportunità che avrebbe potuto favorire la promozione e il rinnovamento del territorio. Tuttavia, l’esperienza recente ha contribuito a una maggiore consapevolezza delle potenzialità culturali della città. L’Amministrazione Comunale ha fatto bene a coinvolgere operatori culturali e associazioni per costruire una nuova identità brindisina. È fondamentale ora mantenere questo impegno per guadagnare il riconoscimento di turisti e residenti.
La UIL di Brindisi propone che il Gruppo di Lavoro attivo diventi permanente, estendendosi a tutti gli attori sociali che non hanno potuto partecipare alla candidatura. Il sindacato si impegna a portare la voce dei lavoratori del settore culturale e turistico, molti dei quali sono precari e “fantasmi sociali”, sottolineando che non devono essere considerati di serie B.
Tre sfide principali emergono per il futuro di Brindisi: migliorare le infrastrutture sociali e culturali per una migliore accoglienza turistica, accelerare lo sviluppo della Cittadella Universitaria e promuovere una maggiore consapevolezza culturale tra i brindisini. La UIL invita a un dibattito pubblico attorno a queste tematiche, sottolineando che Brindisi ha ancora il potenziale per diventare Capitale della Cultura anche senza l’urgenza della competizione ministeriale.
La UIL di Brindisi è pronta a contribuire attivamente a questa lunga maratona per il miglioramento culturale e sociale della città.