La cultura non è sempre una scelta. Un’infelice affermazione della scrittrice e saggista Chiara Valerio ha scoperchiato accese polemiche e necessarie riflessioni. Valerio affermava: «La cultura è una scelta del singolo, esattamente come avere gli addominali». Con questa dichiarazione la scrittrice rimarcava la distinzione tra la cultura, intesa come scelta personale e consapevole, e l’istruzione, concepita come un diritto garantito e tutelato dalla nostra Carta costituzionale.
Tuttavia, l’accesso alla cultura non può essere ridotto a un’opzione liberamente esercitabile da ciascun soggetto. In non pochi contesti familiari e sociali ciò che appare come una “scelta” è nella pratica un esercizio irrealizzabile: famiglie con difficoltà economiche, ambienti sociali con limitate risorse educative, quartieri periferici con carenza di servizi. Le barriere economiche, le fragilità sociali e le disuguaglianze territoriali rendono la formazione e la fruizione culturale sempre meno accessibile.
Il “bonus cultura” previsto dalla Legge di Bilancio 2026 rischia di risultare più simbolico che realmente inclusivo. La misura, legata strettamente al completamento regolare del percorso scolastico, lascia fuori chi ha lasciato la scuola, chi è stato bocciato e chi ha intrapreso una formazione professionale. Il comma 1 dell’art. 108 stabilisce che la “Carta Valore” è destinata ai giovani che conseguono il diploma di istruzione secondaria superiore entro il diciannovesimo anno di età.
In altre parole, chi avrebbe più bisogno di sostegno per avvicinarsi alla cultura e all’educazione artistica rischia di essere escluso. Il bonus non si limita all’acquisto di libri, ma comprende anche cinema, teatro, strumenti musicali, corsi di formazione culturale e altre esperienze di crescita. La Carta Valore attribuisce un credito da utilizzare per l’acquisto di beni e servizi culturali, come biglietti per spettacoli teatrali e cinematografici, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici, musica registrata, strumenti musicali, ingressi a musei e mostre.

