Secondo uno studio di Kaspersky, il 19,6% delle aziende industriali nella zona EMEA esegue valutazioni sulle vulnerabilità informatiche solo una o due volte all’anno, mentre il 4% affronta le vulnerabilità solo quando necessario. L’analisi, condotta in collaborazione con VDC Research e diretto a oltre 250 decision-maker, evidenzia le sfide nella protezione degli ambienti industriali dalle minacce cyber.
Una strategia di cybersecurity efficace deve iniziare con una valutazione completa degli asset per identificare quelli critici e le aree a maggior rischio. Tuttavia, nel contesto della convergenza tra sistemi IT e OT, è indispensabile adottare metodi di valutazione del rischio che siano appropriati alle operazioni aziendali. Solo il 29% delle aziende intervistate effettua penetration test mensili, con il 48% che li svolge ogni due mesi; il 19,6% si limita a una o due valutazioni annuali, esponendosi a minacce crescenti.
Inoltre, la gestione delle patch nei sistemi OT è fondamentale per mitigare i rischi legati a bug e vulnerabilità. Tuttavia, il 33,9% delle aziende applica patch mensilmente, con il 45% che lo fa ogni pochi mesi e il 17% una o due volte l’anno, aumentando l’esposizione al rischio.
La convergenza dei sistemi IT e OT richiede l’armonizzazione di tecnologie tradizionali e una risposta efficace contro i dispositivi IoT, che ampliano la superficie di attacco. Kaspersky offre un ecosistema di sicurezza informatica, tra cui la piattaforma Kaspersky Industrial Cybersecurity (KICS), per la protezione delle infrastrutture critiche. L’azienda enfatizza l’importanza di seguire lo standard “Secure by Design” per i nuovi dispositivi, puntando a una maggiore resilienza e a costi di gestione più contenuti grazie ai prodotti Cyber Immune.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.innovationpost.it
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