17.2 C
Roma
venerdì, 25 Aprile, 2025
HomePoliticaDa ReArm Europe ai Migranti: La Questione Diciotti

Da ReArm Europe ai Migranti: La Questione Diciotti

Il Consiglio Europeo del 6 marzo ha presentato il piano ReArm Europe, segnando una svolta storica per l’Unione Europea, focalizzando l’attenzione sulla sicurezza e difesa europea. La necessità di rafforzare i valori comuni e l’identità dell’UE è emersa in risposta alla situazione in Ucraina e all’approccio degli Stati Uniti. Il piano mira a mobilitare 800 miliardi di euro in investimenti pubblici per la difesa e le capacità militari, attraverso un nuovo quadro giuridico che combina spesa pubblica nazionale e strumenti di finanziamento europei.

Il presidente Giorgia Meloni ha enfatizzato che la difesa coinvolge più di un semplice riarmo, toccando aspetti come materie prime, infrastrutture critiche e cybersicurezza. Tuttavia, il progetto ha scatenato divisioni nel governo italiano. Il ministro Giancarlo Giorgetti ha bocciato il piano, mentre il vicepremier Matteo Salvini ha criticato l’allocazione di così ingenti risorse, suggerendo di destinarle a interventi più urgenti. Contrariamente, l’altro vicepremier Antonio Tajani ha sostenuto che investire in difesa è fondamentale per una Europa sicura e competitiva.

Dall’opposizione, la segretaria del PD Elly Schlein ha respinto ReArm Europe come una direzione inadeguata per l’Europa, mentre Paolo Gentiloni ha parlato di un passo giusto. Il Movimento 5 Stelle, guidato da Giuseppe Conte, si oppone fermamente al piano, definendolo spese folli.

In parallelo, la Corte di Cassazione ha condannato il governo italiano a risarcire i migranti bloccati sulla nave Diciotti nel 2018, suscitando reazioni critiche dalla maggioranza di governo, con il Viminale che considera ininfluente la sentenza sulla gestione dell’immigrazione.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI