Una serie di racconti e memorie caratterizzano il libro “Amici” di Giancarlo Governi, giornalista e sceneggiatore, che ripercorre la storia della televisione italiana. Attraverso aneddoti e ritratti di personaggi illustri, Governi narra eventi significativi, dalle origini della Rai alla televisione contemporanea. Una delle storie più tocchi è quella di Enzo Tortora, accusato ingiustamente di crimini, che Governi descrive in un incontro devastante nel carcere di Bergamo, evocando il profondo affetto e il rispetto per il conduttore di “Portobello”.
Governi ricorda anche l’ascesa di Roberto Benigni, che passò da una situazione di partenza difficile a diventare una star della tv, e le iniziali difficoltà che affrontò in Rai. Attraverso il racconto del suo legame con personaggi come Pippo Baudo e Maurizio Costanzo, Governi analizza l’eredità della televisione generalista. Tra i programmi da lui ideati spicca “Supergulp!”, rivoluzionario per l’epoca, che conquistò un pubblico giovane, e “Storie di un italiano”, che si arricchì di aneddoti interessanti, nonché di un incontro memorabile con Jack Lemmon a New York.
Governi elogia il Festival di Sanremo come specchio dell’Italia, una manifestazione che raccoglie e diversifica il pubblico. Infine, il ricordo degli amici d’infanzia, come Luigi, evidenzia le sue radici e le esperienze formative, incluso il canto nel Coro della Cappella Sistina nel 1950. La presentazione del libro avverrà il 21 gennaio a Roma, in dialogo con Vincenzo Salemme.