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mercoledì, 26 Marzo, 2025
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Da Troia a Roma: Il Viaggio Celeste

Il viaggio alla scoperta dei misteri di Roma Celeste inizia con la leggenda e si colloca nel secondo millennio a.C., quando la città di Troia viene distrutta, dando origine alla primitiva Roma nella penisola italica. Sebbene Troia e Roma fossero distanti e sconosciute l’una all’altra, si narra che tra le due ci fosse una sorta di comunicazione “celeste”. Nel 1200 a.C., la guerra tra Greci e Troiani culminò con la vittoria greca, mentre nel VIII a.C. i Latini si insediarono nel Lazio.

Il poeta Publio Virgilio Marone, nella sua Eneide, descrisse Roma come un prodotto del destino, evidenziando l’importanza della città che, all’epoca della sua scrittura, sotto Ottaviano Augusto, già si affermava come Caput mundi. La narrazione di Virgilio presenta Enea, figlio della dea Venere, che fugge dall’inferno troiano, seguito da Anchise, Creusa e il figlio Iulio Ascanio. Dopo un’erranza di sette anni che lo portò in vari luoghi, Enea giunge finalmente in Italia, dove sposa Lavinia, fondando Lavinio.

Trenta anni dopo, Iulio Ascanio fonda Alba Longa. La successione al trono si complica con Numitore, il legittimo erede, deposto dal fratello Amulio. Quest’ultimo costringe Rea Silvia a diventare vestale, ma il dio Marte la feconda, generando Romolo e Remo, abbandonati sul Tevere. Questa è considerata la nascita di Roma.

Nel poema, Ottaviano Augusto si presenta come discendente divino, ponendo Venere e Enea al vertice del suo albero genealogico, collegando così cielo e terra in una profonda interconnessione nella grande bellezza della città.

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