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giovedì, 19 Giugno, 2025
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Dagli errori arbitrali alla furia di Rebic: Roma-Genoa in analisi

Nell’ultima giornata di Serie A, la ventunesima, diversi episodi arbitrali hanno suscitato polemiche.

Nel match Roma-Genoa al 58′, Sabelli tocca il pallone con il braccio largo in area, ma l’arbitro Zufferli lascia proseguire. La Roma segna, ma l’episodio solleva dibattiti, con il Var Di Bello che osserva: “Tocca di braccio, ma è molto vicino al corpo e in dinamica: non è un braccio punibile”. L’ex arbitro Damato supporta questa decisione, affermando che il braccio era in una posizione naturale. Tuttavia, l’ex allenatore Stramaccioni esprime il suo dissenso, sottolineando come a velocità normale l’episodio sembri un chiaro rigore.

Al 72′, su un altro episodio, El Shaarawy cade dopo un contatto con De Winter. Zufferli non assegna il rigore, né è richiamato al Var.

Nel match Cagliari-Lecce, al 71′, l’arbitro Sacchi ammonisce Rebic per un contatto con Mina, ma il VAR interviene per una revisione. Si nota che Rebic calpesta volontariamente il braccio di Mina, motivo per cui l’ammonizione viene trasformata in espulsione.

In Inter-Empoli, un contatto in area tra Ismajli e Lautaro viene ignorato. Lautaro tenta una rovesciata, ma Ismajli interviene in modo pericoloso con la gamba tesa. Anche in questo caso, manca un chiaro intervento da parte dell’arbitro e del VAR.

Questi episodi mettono in evidenza le difficoltà e le controversie nel decidere su tocchi di braccio e interventi violenti, contribuendo a un dibattito acceso sulla giustizia delle decisioni arbitrali.

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