Daron Acemoglu, Simon Johnson e James A. Robinson hanno vinto il Premio Nobel per l’Economia 2024 per i loro studi sulle istituzioni e la loro influenza sulla prosperità. Il presidente del Comitato per il Premio, Jakob Svensson, ha sottolineato che ridurre le differenze di reddito tra i Paesi è una grande sfida contemporanea e che i premiati hanno dimostrato l’importanza delle istituzioni sociali in questo contesto. Le ricerche dei tre economisti, afferenti al MIT di Cambridge e all’Università di Chicago, evidenziano come la colonizzazione abbia alterato le strutture economiche e politiche nei Paesi colonizzati, creando effetti duraturi sulla loro prosperità.
Lo studio mostra che in alcune nazioni la colonizzazione è stata caratterizzata dallo sfruttamento, non generando crescita economica significativa, mentre in altre le potenze coloniali hanno istituito sistemi politici e economici inclusivi, portando a società prosperose. Acemoglu, nato a Istanbul nel 1967, ha conseguito il dottorato nel 1992 presso la London School of Economics. Johnson, originario di Sheffield, è professore al MIT e ha ottenuto il dottorato nel 1989. Robinson, nato nel 1960, insegna all’Università di Chicago ed ha conseguito il dottorato nel 1993.
Il Premio Nobel per l’Economia è un’aggiunta successiva ai premi originali istituiti da Alfred Nobel nel 1901 e viene assegnato dal 1968. Nel 2023, il premio era andato a Claudia Goldin per le sue ricerche sul mercato del lavoro femminile, rendendola la prima donna a riceverlo da sola. La cerimonia di assegnazione dei premi Nobel 2024 ha incluso anche altri premi, come quello per la Medicina, vinto da Viktor Ambros e Gary Ruvkun per la scoperta del microRNA, e il Premio della Fisica, conferito a John Hopfield e Geoffrey Hinton per il loro lavoro sulle reti neurali.
Il Premio Nobel per la Chimica è stato assegnato a David Baker, Demis Hassabis e John M. Jumper per la loro ricerca sulla struttura e progettazione delle proteine. Il Nobel per la Letteratura è andato alla sudcoreana Han Kang, apprezzata per la sua prosa poetica che esplora la fragilità della vita umana, mentre il premio per la Pace è stato conferito all’organizzazione giapponese Nihon Hidankyo per gli sforzi contro le armi nucleari.