Alla vigilia dell’insediamento del nuovo presidente americano, emerge lo slogan “date a Trump quel che è di Trump”, che ricorda la frase evangelica “date a Cesare quel che è di Cesare”. Questo richiamo al passato si lega al lancio da parte di Trump della sua criptovaluta $TRUMP, nonostante il suo ruolo di difensore del dollaro in tempi di inflazione. La criptovaluta, con un valore equivalente di 200 milioni di dollari, potrebbe attrarre grandi aziende desiderose di allearsi con Trump e fondi sovrani amici del governo americano.
In un contesto in cui il pluralismo democratico sembra in declino, il dibattito odierno si concentra non solo sull’Ucraina, ma anche su piattaforme come TikTok, simbolo di una nuova era digitale. Si osserva un ritorno a un’epoca in cui i leader, come nell’antica Roma, si concedono libertà assolute e creano le proprie monete. Trump, in un potenziale discorso di insediamento, potrebbe evocare il concetto di “alea jacta est”, segnando un passo significativo nella storia.
L’ironia si amplifica con la possibilità che altri leader, come Milei in Argentina, possano emulare questa scelta, introducendo un proprio simbolo monetario e creando bolle speculative. La frase evangelica che allude al dovere verso Dio assembla una riflessione profonda in un’epoca segnata da inflazioni e crisi politiche, dove figure carismatiche si ergono come nuove divinità. In questo clima, la morte di Dio, evocata da Nietzsche, continua a influenzare le dinamiche economiche e sociali, con una crescente ricerca di potere assoluto tra i leader contemporanei.