Sono passati 100 giorni dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, segnato da un’impatto rivoluzionario sull’ordine mondiale. Secondo fonti di Reuters, i prossimi 100 giorni saranno caratterizzati da “siluri sott’acqua” e il presidente si concentrerà su accordi economici e colloqui di pace. Il suo secondo mandato ha visto l’inizio di una guerra commerciale globale, con tariffe elevate e tensioni con i partner della NATO, mentre tenta di porre fine alla guerra in Ucraina, sostenendo Israele contro Hamas.
Trump ha anche espresso piani di espansione territoriale, considerando l’annessione di Canada, Groenlandia e canale di Panama. Le sue scelte imprevedibili hanno incresciuto i mercati, causando preoccupazione su Wall Street e nelle borse internazionali. Gli esperti avvertono di conseguenze durature nei rapporti con gli alleati storici. Diversi Paesi europei stanno rafforzando le proprie difese in vista di un possibile disimpegno statunitense, mentre Bruxelles ha predisposto un piano di ritorsione nel caso di fallimento nei negoziati sulle tariffe.
In Corea del Sud si discute della creazione di un arsenale nucleare, e ci sono timori che l’atteggiamento di Trump possa spingere i partner verso la Cina sul fronte economico. Dall’altro lato, la Casa Bianca ha respinto l’idea che il presidente abbia danneggiato la credibilità statunitense, sostenendo la necessità di un cambio dopo la “leadership inconcludente” di Joe Biden. Tuttavia, in patria, i critici segnalano segnali di arretramento democratico, evidenziando le pressioni sui giudici e le deportazioni di immigrati. Nonostante ciò, Trump rimane determinato a seguire il suo percorso.