Nei talk show italiani si discute attivamente della scarcerazione di Almasri e della figura di Donald Trump. Chiara Appendino, vice presidente del Movimento 5 Stelle, critica la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, invitandola a riferire in Aula anziché “fare il coniglio”. Giovanni Donzelli, di Fratelli d’Italia, risponde che Meloni deciderà quando è giusto parlare. Lucio Caracciolo analizza la situazione dei dazi e la posizione degli Stati Uniti, affermando che il paese è un impero in crisi. Secondo Caracciolo, i dazi rappresentano una politica moderna di coercizione, mentre un tempo si usava la minaccia militare, ora non praticabile.
Laura Tecce mette in evidenza l’ipocrisia degli accordi con la Libia, attribuendoli a Minniti e al PD. Altri commentatori, come Martino Cervo e Michele Fina, sollecitano il governo a riferire in Parlamento riguardo ad Almasri, sottolineando l’importanza della questione per la sicurezza nazionale. Raffaele Nevi di Forza Italia giustifica le decisioni del ministro dell’Interno, evidenziando che le valutazioni di sicurezza non sono contestabili.
Per quanto riguarda Trump, Greta Cristini lo descrive come un utilizzo dei dazi come arma di trattativa, mentre Gianfranco Pasquino sostiene che la sua strategia mira a indebolire l’Europa. Emanuele Fittipaldi avverte che la destra europea potrebbe trovarsi a dover scegliere tra gli interessi nazionali e la sottomissione a Trump. Infine, Massimo Cacciari esprime scetticismo sulla capacità di risposta uniforme dei Paesi colpiti dai dazi americani.