Elon Musk comunica spesso il suo pensiero attraverso le sue interazioni sui social media, come i “like” o la condivisione di contenuti. Recentemente, ha condiviso un video di Milton Friedman, il noto economista, sul suo account di X, che ha suscitato molto interesse. Nel video, Friedman spiega come una semplice matita sia il risultato della cooperazione globale, evidenziando la complessità delle catene di approvvigionamento moderne. Questo esempio mostra che gli oggetti quotidiani, dai jeans Levi’s alle auto Tesla, coinvolgono fornitori sparsi in tutto il mondo, dimostrando l’interconnessione dell’economia globalizzata.
Componenti delle automobili come le Tesla provengono da ogni parte del globo, con il 40% delle loro batterie prodotto in Cina. Anche prodotti più complessi come iPhone presentano una rete di forniture che include più di 50 paesi, dove componenti essenziali come processori e schermi sono realizzati in Asia. I dazi e le politiche commerciali possono influire pesantemente sui costi di produzione e, di conseguenza, sui prezzi per i consumatori. Musk, condividendo il video di Friedman, sembra suggerire che le guerre commerciali non porteranno vantaggi reali per gli Stati Uniti, evidenziando come la delocalizzazione delle grandi aziende abbia contribuito al deficit commerciale.
L’esempio dell’iPhone dimostra che, nonostante le tariffe imposte, le aziende possono facilmente aggirarle spostando la produzione in paesi con costi inferiori. La questione finale è se sia realistico pensare a un completo riassorbimento della produzione negli Stati Uniti, un’idea che appare sempre più irrealizzabile.