Le borse mondiali hanno subito forti perdite a causa della guerra commerciale avviata dal presidente statunitense Donald Trump. L’Unione Europea ha iniziato a formulare una risposta comune ai dazi imposti. Nonostante un iniziale rialzo legato a notizie di un possibile congelamento dei dazi (successivamente smentito), le borse americane hanno continuato a scendere, con una perdita totale di oltre 10 mila miliardi di dollari in tre giorni. La situazione ha sollevato preoccupazioni tra gli esponenti dell’alta finanza americana, che vedono a rischio l’economia a causa dell’offensiva commerciale della Casa Bianca.
Il crollo delle borse ha colpito anche le grandi aziende tecnologiche americane, che avevano sperato in favorevoli indiscrezioni da Trump. A causa dei dazi, il 62% degli investitori americani ha perso in media 47 mila dollari a testa. Trump, intanto, ha minacciato nuovi dazi contro la Cina, mostrando una fermezza costante sulla sua politica protezionistica. Ha rifiutato l’idea di una pausa nella politica tariffaria, affermando che accetterà negoziati solo se saranno favorevoli agli Stati Uniti.
Sul fronte europeo, la Commissione Ue ha proposto controdazi del 25% su prodotti statunitensi, escludendo alcuni articoli dopo le minacce di Trump di rispondere con tariffe elevate. In Italia, la premier Giorgia Meloni ha convocato vertici per delineare una strategia antidazi. Intende rassicurare le categorie produttive e sta considerando di utilizzare risorse del Pnrr per sostenere le aziende colpite. L’obiettivo è anche lavorare affinché l’UE rimuova tutte le barriere non tariffarie.