La seduta finanziaria delle borse europee si chiude in segno di debolezza, così come per Piazza Affari. Il settore manifatturiero della zona euro ristagna a causa della debole domanda, secondo gli indicatori PMI. L’oro rimane sostanzialmente stabile a quota 4.003,4 dollari l’oncia.
Le banche centrali saranno protagoniste della settimana, con la Riksbank svedese che annuncerà la sua ultima decisione sui tassi di interesse mercoledì, seguita dalla Bank of England giovedì. L’S&P-500 sulla piazza americana rimane sostanzialmente stabile con una variazione percentuale pari a +0,15%. L’Euro/dollaro USA mantiene la sua posizione sostanzialmente stabile su 1,153, mentre il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un timido guadagno del +0,61%.
Lo spread retrocede di poco, raggiungendo quota +81 punti base, con un calo di 1 punto base, e il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,40%. Tra i mercati del Vecchio Continente, Francoforte segna un forte rialzo dello 0,73%, Londra è sostanzialmente invariata con un moderato -0,16%, e Parigi resta vicina alla parità con un -0,14%. Piazza Affari archivia la seduta sui livelli della vigilia con una variazione pari a +0,11% sul FTSE MIB.
Tra i best performers di Milano, spiccano A2A (+7,21%), Leonardo (+2,36%), Italgas (+2,31%) e Tenaris (+2,14%). Le peggiori performance si sono registrate su Campari (-2,42%), Telecom Italia (-2,33%), Ferrari (-1,96%) e Amplifon (-1,76%). In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano ci sono BFF Bank (+4,21%), Acea (+2,47%), RCS (+1,55%) e Banca Generali (+1,27%). Dal lato dei ribassi, Reply mostra una perdita del 2,30% e Alerion Clean Power accusa un calo del 2,19%.
