Il decreto Cultura 2025 è diventato legge dello Stato e stabilisce le linee guida per una nuova politica culturale, incentrata sul Piano Olivetti e sulla cooperazione culturale con l’Africa e il Mediterraneo allargato. Durante un seminario tecnico-informativo dal titolo “Strumenti per la promozione della cultura”, tenutosi nella sala Inguscio della Regione Basilicata, si è discusso degli ambiti d’intervento e delle opportunità per le imprese culturali. Gli esperti hanno analizzato come il decreto possa influenzare il panorama culturale e creare nuovi spazi di sviluppo per le aziende del settore. La promozione della cultura viene vista come un elemento chiave per la crescita economica e sociale, incentivando così la collaborazione tra diverse realtà culturali e geografiche. In particolare, il seminario ha sottolineato l’importanza di integrare il patrimonio culturale con opportunità di innovazione, sostenendo iniziative che possano valorizzare le specificità locali e favorire scambi internazionali. Le imprese culturali sono chiamate a cogliere queste opportunità, partecipando attivamente alla realizzazione dei progetti previsti dal decreto. Questo approccio mira non solo a preservare il patrimonio culturale, ma anche a stimolare il settore creativo, contribuendo alla creazione di un ecosistema culturale dinamico. In sintesi, il decreto Cultura 2025 rappresenta un passo importante verso un’evoluzione strategica nel campo della cultura, con implicazioni significative per lo sviluppo delle imprese e la cooperazione internazionale.