Negli ultimi anni, le diete a base di succhi di frutta e verdura, note come juice cleanse, hanno guadagnato popolarità per le promesse di depurazione, perdita di peso e miglioramento della digestione. Questi regimi prevedono il consumo esclusivo di succhi naturali per un periodo che varia da tre a sette giorni e sono spesso promossi come metodi efficaci per eliminare le tossine e migliorare la flora intestinale. Tuttavia, le prove scientifiche a sostegno di tali benefici sono scarse e gli esperti della FDA avvertono sui potenziali danni di queste diete.
Un recente studio pubblicato su MDPI Nutrients ha esaminato gli effetti di un juice cleanse di tre giorni su 14 partecipanti sani, suddivisi in tre gruppi: uno che ha seguito un juice fast con circa 800-900 kcal al giorno, un altro con una dieta regolare e succhi, e un terzo con cibi integrali e vegetali. I risultati hanno mostrato che il gruppo del juice fast ha subito modifiche significative della flora batterica orale, con un aumento di Proteobacteria, correlati a processi infiammatori, e una diminuzione di Firmicutes, essenziali per la fermentazione delle fibre. Al contrario, i gruppi con diete equilibrate hanno mostrato cambiamenti meno evidenti.
Gli esperti concludono che i juice cleanse non sono soluzioni miracolose per la salute; una dieta esclusivamente liquida può portare a carenze nutrizionali. Secondo Megan Mehnert, dietista registrata, è importante seguire un’alimentazione equilibrata, poiché il corpo ha già meccanismi naturali di disintossicazione attraverso fegato e reni.