Nel Paese della Dieta Mediterranea, riconosciuta patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco, si osserva un paradosso: sebbene il 70% degli italiani consideri questo regime alimentare il più salutare, solo il 31% partecipa ad attività legate ad esso. Un’indagine di Bva Doxa per la Fondazione Edamus mostra che il 93% ritiene la dieta salutare, l’88% la considera facile da seguire e l’87% apprezza il valore della stagionalità. Tuttavia, il 51% degli intervistati è interessato, ma non ha intrapreso azioni concrete.
Le barriere all’adozione della Dieta Mediterranea non riguardano la disponibilità degli alimenti o la complessità delle ricette; solo il 15% trova difficili da reperire gli ingredienti e il 14% considera le ricette complesse. I veri ostacoli sono percepiti nei costi elevati (31%) e nella gestione del tempo per la preparazione dei pasti (13%), specialmente tra i giovani di età 18-34 anni, dove la percezione dei costi aumenta al 39%.
Inoltre, il 72% degli intervistati non ha mai sentito parlare delle “Comunità Emblematiche” della Dieta Mediterranea, con Pollica (Cilento) citata più frequentemente (28%), seguita da Palermo (9%) e Paestum (8%). Gli alimenti maggiormente associati alla dieta includono verdura e ortaggi (89%), olio d’oliva (81%), frutta (79%) e pesce (76%). I benefici più riconosciuti comprendono la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari (65%), il benessere fisico e psicologico (61%) e il controllo del peso (60%).
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