Campari ha annunciato le dimissioni di Matteo Fantacchiotti dal ruolo di CEO e membro del Consiglio di Amministrazione, effetto immediato “per motivi personali”. Questa notizia ha impattato il titolo in borsa, che ha registrato un ribasso teorico dell’8% all’apertura ed ha avviato le contrattazioni a -5%. Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di nominare Paolo Marchesini e Fabio Di Fede come co-CEO ad interim, affiancati da un Comitato di Transizione della Leadership presieduto da Bob Kunze-Concewitz. Questo comitato lavorerà insieme al Comitato Remunerazione e Nomine per identificare un nuovo CEO, valutando candidature sia interne che esterne, in conformità alle best practice di governance. Inoltre, Jean-Marie Laborde è stato nominato vice presidente.
Matteo Fantacchiotti ha espresso il suo rammarico per la decisione di lasciare Campari dopo quasi cinque anni, ringraziando gli stakeholder, in particolare il Presidente e il Consiglio di Amministrazione. Luca Garavoglia, presidente del Consiglio di Amministrazione, ha commentato l’uscita di Fantacchiotti affermando che l’ambizione di crescita di Campari rimane forte e che l’azienda ha un futuro solido grazie alla sua organizzazione, alla presenza globale e al prezioso portafoglio di marchi.
In sintesi, la leadership di Campari sta attraversando una fase di transizione dopo le dimissioni di Fantacchiotti, con l’obiettivo di mantenere la continuità e la crescita profittevole. La nuova direzione strategica si concentrerà sull’ulteriore sviluppo dei marchi, mirata a sovraperformare il settore a lungo termine, come evidenziato dalla storia di crescita dell’azienda sin dalla sua quotazione nel 2001.