Dimissioni per Santanché: Meloni deve intervenire

Giuseppe Conte commenta sui social il rinvio a giudizio della ministra Santanché, accusata di falso in bilancio nel contesto della vicenda Visibilia. Conte esige le dimissioni immediate della ministra, sottolineando che non vuole anticipare l’esito dei processi penali. Sottolinea che è indecoroso per le istituzioni di governo che la ministra rimanga in carica. Rivolgendosi alla premier Meloni, Conte ricorda che in passato lei chiedeva le dimissioni di tutti i ministri per motivi meno gravi e si chiede cosa intenda fare ora. Parla di un “sussulto di dignità” che dovrebbe spingere Meloni a proteggere l’immagine e l’onore delle istituzioni.

In un altro passaggio, Conte critica il comportamento del partito Fratelli d’Italia, che frequentemente denuncia scandali riguardanti il periodo Covid e accusa le persone in difficoltà di essere “furbetti” con i sussidi statali. Sottolinea l’incongruenza di mantenere una ministra accusata di aver truffato lo Stato con i fondi Covid mentre il suo partito si scaglia contro comportamenti simili. Conte esorta la ministra Santanché a dimettersi, manifestando una forte opposizione alla sua permanenza al governo.

Queste dichiarazioni evidenziano la posizione di Conte, non solo come leader di M5s, ma anche come difensore delle istituzioni e della loro integrità. La critica alla Meloni e al suo partito mira a sottolineare l’ipocrisia percepita della destra nell’affrontare questioni di etica e responsabilità, soprattutto in un momento politico delicato. Conte sembra voler dare voce a un certo senso di responsabilità e coerenza che, secondo lui, dovrebbe caratterizzare il comportamento della classe politica, soprattutto da parte di chi occupa cariche di governo.

La questione del rinvio a giudizio di Santanché diventa così un simbolo di una più ampia discussione sulla moralità in politica e sulla responsabilità dei leader, elementi che, per Conte, non possono essere trascurati nel contesto attuale.