Durante il Salone del Libro, il presidente Nicco ha sottolineato l’importanza della piazza come simbolo di libertà di espressione. Ha dichiarato che dedicare questo spazio a chi è stato perseguitato per aver espresso il proprio pensiero è un modo per riaffermare che la democrazia e la libertà non possono esistere senza il diritto di parola.
Nel suo intervento, Nicco ha ringraziato gli organizzatori e il Comitato regionale per i Diritti Umani e Civili, evidenziando come il Salone coniughi memoria, impegno e cultura. Ha inoltre ribadito che la libertà di pensiero è un diritto fondamentale da difendere quotidianamente, essenziale per tutte le altre libertà e al centro della Costituzione. Ha sottolineato l’importanza di formare le nuove generazioni sui diritti umani, affinché questi valori non si perdano nel tempo.
Anche i vicepresidenti del Comitato, Sara Zambaia e Giampiero Leo, hanno posto l’accento sull’importanza dell’inaugurazione della piazza, considerandola un momento emblematico post-pandemia. Zambaia ha ricordato che il Salone rappresenta un luogo mondiale di cultura, in sintonia con la lotta per i diritti umani. Leo ha aggiunto che in una società che rispetta i diritti, le guerre non trovano posto, sottolineando il lavoro significativo del Comitato.
La Piazza dei Diritti Umani, promossa dal Comitato, sarà uno spazio di incontri, dibattiti e riflessioni aperte al pubblico per tutta la durata del Salone.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: iltorinese.it