“Ingresso selezionato. No tuta, no cappellini”. Questo avviso si trova all’entrata del Casanegra lounge a Ponte della Priula, in provincia di Treviso. Il bar ha introdotto un dress code per limitare l’accesso a un certo tipo di clientela, principalmente i “maranza” e i giovani delle bande locali. La selezione all’ingresso viene effettuata da addetti che valutano il comportamento e l’abbigliamento dei clienti. Anche se il cartello suggerisce restrizioni nette, chi mostra un atteggiamento adeguato può comunque entrare indossando cappellini o tute.
L’iniziativa ha suscitato dibattito poiché è legata all’idea che determinati abiti siano sintomo di comportamenti poco desiderabili. Tuttavia, ha ricevuto un’accoglienza positiva nella zona, con altri esercenti che hanno adottato misure simili. La decisione di introdurre questo dress code deriva da un episodio sgradevole avvenuto a Capodanno, quando un ragazzo di 18 anni è stato ferito da una bottiglia in una rissa all’esterno del locale, evento che ha spinto i gestori a prendere provvedimenti per prevenire situazioni simili.
Lo scopo di queste misure è di migliorare la sicurezza del locale e garantire un’atmosfera più pacifica, riducendo la presenza di gruppi tumultuosi. Sembra che le regole “anti-maranza” stiano già portando risultati positivi, contribuendo a un ambiente più sereno e piacevole per i clienti.