sabato, Ottobre 5, 2024
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Dove e Come sono stati Spesi i Fondi? La Risposta di Nello Musumeci

Dopo l’alluvione di maggio 2023, il governo italiano ha stanziato quasi 3 miliardi di euro per il ripristino dei danni, ai quali si aggiungono 580 milioni dal Ministero dell’ambiente destinati, in un arco di 14 anni, a opere contro il dissesto idrogeologico. Inoltre, l’Unione Europea ha allocato 1,2 miliardi di euro nell’ambito del Pnrr, ma le modalità d’utilizzo sono ancora in fase di definizione. La presidente facente funzione della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, sottolinea l’importanza di distinguere tra i fondi per la prevenzione e quelli per la ricostruzione post-alluvione, gestiti dal Commissario Francesco Figliuolo.

Attualmente, i fondi già previsti per la sicurezza idrogeologica ammontano a 580 milioni distribuiti su 14 anni, con una media annua di 35-40 milioni. Questi fondi sono stati utilizzati dalla Regione e l’85% degli interventi programmati è già stato realizzato o è in corso. Per quanto riguardo i danni causati dall’alluvione, ammontano a 8,5 miliardi di euro, e lo stato ha speso solo 3,9 miliardi, gran parte dei quali destinati alla cassa integrazione, ritornata allo stato poiché le imprese hanno rapidamente ripreso le attività. Di conseguenza, solamente 2,9 miliardi sono realmente disponibili per il Commissario Figliuolo.

In seguito all’emergenza, sono stati effettuati 402 interventi di ripristino, di cui 130 completati e 158 in corso, per un investimento totale di circa 343 milioni di euro. Gli interventi urgenti sui fiumi ammontano a 152, con un costo superiore a 137 milioni, mentre 298 interventi di difesa idraulica, con 148 già conclusi, hanno richiesto 267,5 milioni. La riqualificazione delle infrastrutture viarie prevede 3.369 interventi, per oltre 790 milioni di euro.

In sintesi, sebbene i fondi disponibili siano stati spesi in gran parte, è evidente che le sfide legate alla sicurezza idrogeologica e alla ricostruzione post-evento catastrofico sono enormi e richiederanno un’efficace programmazione e implementazione delle risorse, inclusi i fondi europei, per garantire un futuro più sicuro per la regione.

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