La serata al Teatro San Martino di Sesto Fiorentino ha affrontato il tema del “consumo critico e voto col portafoglio”, promosso dal Gruppo Voliamo Alto, VoGliamo AltRo. La serata, inserita nella rassegna comunale Sesto Mondo, è stata condotta da Maria Beatrice Cerrino, autrice di “10 Lezioni sull’economia civile”. Cerrino ha delineato i valori dell’economia civile, tra cui felicità pubblica, reciprocità, fiducia, mutua assistenza, cooperazione, gratuità e dono.
Ha sottolineato l’importanza dell’aggettivo “civile” nell’economia, che si riferisce alla Civitas romana, caratterizzata da inclusività e eguaglianza fra cittadini. L’economia civile, nata nel Settecento, ha avuto vita più difficile rispetto all’economia politica, che si è radicata nei paesi anglosassoni. Cerrino ha presentato la figura dell’abate Antonio Genovesi, che ha insegnato la prima cattedra di Commercio e Meccanica presso la Regia Università di Napoli.
Genovesi ha sintetizzato le intuizioni del francescanesimo, di Tommaso d’Aquino e dell’Umanesimo civile, ma il suo pensiero non è entrato nel mainstream del pensiero economico contemporaneo, dominato da Adam Smith. Genovesi ha avuto discepoli come Giacinto Dragonetti, autore dell’opera “Delle virtù e dei premi”. La sua frase “Homo homini natura amicus” capovolge il detto di Thomas Hobbes “Homo homini lupus”, manifesto del pessimismo antropologico che ha influenzato il pensiero economico moderno.
Nella seconda parte della serata, il pubblico ha posto domande su come tessere nuovi legami comunitari, fare rete in modo inclusivo e solidale, e inserire la vita quotidiana nell’orizzonte economico senza esserne schiacciati. Sandra Della Bella ha parlato delle società Benefit, che certificano le etichette ambientali delle aziende. Beatrice Cerrino ha fornito indicazioni operative sui GAS, le app per un consumo consapevole e gli Slot Mob, iniziative di contrasto all’azzardo che premiano i locali che mettono in pratica virtù civili. La lezione di Genovesi è che non si può raggiungere la felicità individuale senza perseguire la felicità di tutti.

