Il ritorno a scuola in Italia si svolgerà in vari scaglioni, con la prima campanella in Alto Adige il 5 settembre e le repliche in Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Puglia e Basilicata il 16 settembre. Saranno circa 7 milioni gli studenti e 650 mila gli insegnanti a tornare tra i banchi. Tuttavia, persistono problemi significativi segnalati dai sindacati. Quest’anno il sistema scolastico si trova ad affrontare una carenza di personale: ci sono 250 mila supplenti e mancano 40 mila cattedre, oltre a 6 mila collaboratori scolastici che non sono stati confermati dalla scorsa estate.
Inoltre, ci sono incertezze riguardanti i dirigenti scolastici, in particolare a seguito della recente decisione del TAR del Lazio di annullare un concorso per 519 presidi. Questo potrebbe portare a un aumento degli istituti gestiti da “presidi-reggenti”, superando i 800, contro i 300 considerati fisiologici.
Tra le novità per il nuovo anno scolastico, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato l’introduzione di nuove linee sulla educazione civica, con l’obiettivo di far conoscere a fondo la Costituzione italiana. Sarà potenziato anche il sostegno per gli alunni stranieri che non parlano bene l’italiano. Una delle aspettative per il personale docente è il rinnovo del contratto, con aumenti previsti di circa 160 euro, che si spera siano finalizzati entro dicembre.
Particolare attenzione è stata data alla questione dell’uso dei telefoni cellulari nelle scuole: è stato infatti introdotto un divieto di utilizzo degli smartphone per gli studenti dalla scuola dell’infanzia fino alla terza media, comprese le attività didattiche, a meno che non sia specificato nel Piano educativo didattico. I pc e i tablet, invece, possono essere utilizzati per scopi educativi sotto la supervisione degli insegnanti. Inoltre, sono previste sanzioni pecuniarie da 500 a 10.000 euro per chi aggredisce il personale scolastico. Infine, ci sarà un potenziamento del supporto agli studenti attraverso docenti tutor e orientatori per guidarli nella scelta del percorso di studi e nella personalizzazione dell’apprendimento.