Nei Paesi Bassi, il leader dell’estrema destra Geert Wilders è stato molto presente nella campagna elettorale per le elezioni anticipate, nonostante abbia scelto di tenersi alla larga dai dibattiti televisivi e radiofonici e di partecipare raramente agli eventi pubblici. Wilders ha preferito utilizzare i social media per la sua campagna, pubblicando post propagandistici e sostenendo di non voler partecipare ai dibattiti televisivi a causa di problemi di sicurezza.
Le elezioni anticipate sono state indette dopo che Wilders ha ritirato il suo Partito per la Libertà dalla coalizione di governo, causando la caduta del governo. Il Partito per la Libertà di Wilders è ancora in vantaggio nei sondaggi, con circa il 17 per cento dei consensi, ma gli altri partiti di destra hanno perso consensi. La coalizione tra Sinistra verde e Laburisti ha mantenuto i suoi consensi, mentre i partiti moderati Democratici 66 e Appello Cristiano Democratico hanno guadagnato terreno.
La campagna elettorale ha visto anche la presenza di altri partiti, come il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia e il Movimento dei contadini e dei cittadini. Il tema più sentito dagli elettori è stata la crisi abitativa, e ogni partito ha cercato di distinguersi proponendo soluzioni. L’immigrazione è un’altra preoccupazione condivisa da molti elettori, nonostante il numero di richieste d’asilo sia diminuito.
Il leader di Appello Cristiano Democratico, Henri Bontenbal, è visto come una sorta di “anti Wilders” e il suo stile rassicurante è considerato una delle ragioni che hanno permesso al partito di riprendersi dopo una lunga crisi. Il partito potrebbe essere il perno del prossimo governo, a seconda che scelga di dialogare con le liste progressiste o con la destra. Fare previsioni sulla composizione del nuovo governo è difficile a causa della legge elettorale proporzionale con una soglia di sbarramento bassissima, che di solito permette di entrare in parlamento a una quindicina di partiti, inclusi quelli molto piccoli.

