New York ha un nuovo sindaco, il primo musulmano: è Zohran Mamdani, candidato democratico che si definisce “socialista”. Nel suo discorso dopo la vittoria, Mamdani ha affermato che la sua vittoria mostra la strada per sconfiggere Donald Trump. Il tycoon ha ammesso la sconfitta, sostenendo però che i repubblicani hanno perso le elezioni a causa della sua assenza dalla scheda elettorale e dello shutdown.
Mamdani ha sbaragliato l’ex governatore democratico Andrew Cuomo e il candidato repubblicano Curtis Sliwa, e ha vinto con un programma per rendere New York più abbordabile, con bus gratis, supermercati comunali, affitti calmierati e più tasse ai ricchi.
L'”onda democratica” ha investito anche la corsa per i governatori, con la vittoria della democratica Abigail Spanberger in Virginia e della democratica Mikie Sherrill nel New Jersey. Entrambe sono donne e hanno battuto i loro avversari repubblicani.
La vittoria di Mamdani è stata commentata da diversi politici, tra cui Barack Obama, che ha affermato che il futuro sembra più luminoso dopo le elezioni. Il governatore della California, Gavin Newsom, ha sfidato i leader democratici a seguire l’esempio della California e a rivedere i collegi elettorali.
La vittoria di Mamdani ha anche suscitato reazioni negative, come quella del ministro israeliano alla Diaspora, Amichai Chikli, che ha definito Mamdani un “sostenitore di Hamas” e ha invitato gli ebrei di New York a fuggire in Israele.
In sintesi, le elezioni in New York e negli altri stati hanno visto la vittoria dei democratici, con la conquista di importanti cariche elettive e la promessa di un cambiamento politico. La vittoria di Mamdani a New York è stata particolarmente significativa, in quanto ha mostrato che un candidato musulmano e socialista può vincere in una città cosmopolita come New York.
